venerdì 28 novembre 2008

Long Drink Lounge Music - Cocktails, 30 - 11-08


Salve a tutti, io sono Michele Baldini e questa è Long Drink, Lounge Music. Ben ritrovati
Sono di nuovo qui anche questa volta per divulgare il verbo della filosofia lounge, prim' ancora della musica e, spero, che la mezz' ora che seguirà, sia di vostro più totale gradimento, anzi, che lasciate scorrere a basso volume tutto quanto dirò e i dischi che passeranno mentre sarete comodamente seduti a bere e parlare.

La parola cocktail appare per la prima volta nell'edizione del 16 maggio 1806 del Balance and Columbian Repository (un antico quotidiano anglosassone) che ne dava la seguente definizione:
« Cocktail is a stimulating liquor composed of spirits of any kind, sugar, water, and bitters. »
« Bevanda stimolante, composta di diverse sostanze alcoliche alle quali viene aggiunto dello zucchero, dell'acqua e dell'amaro.»
La prima pubblicazione di una guida che includesse ricette di cocktail è del 1862: How to Mix Drinks; or, The Bon Vivant's Companion, del professor Jerry Thomas. Oltre alla lista delle solite bevande con mix di liquori, vi erano scritte 10 ricette che erano chiamate "Cocktails". L'ingrediente che differenziava i "cocktails" dalle altre bevande in questo compedio era l'uso degli amari, anche se questo tipo di ingrediente non si trova oramai quasi più nelle ricette moderne.

Durante il Proibizionismo negli Stati Uniti (1919-1933), quando il consumo di alcool era illegale, i cocktail erano comunque bevuti negli "speakeasies"(i bar illegali spesso collegati alla malavita organizzata). Durante questo periodo la qualità dei liquori era scadente rispetto ai periodi precedenti, per questo motivo i baristi tendevano a mescolare i liquori con altri ingredienti. Proprio durante questo periodo si fanno risalire le prime vere raccolte di ricette per cocktail dell'era moderna, soprattutto in Europa, con le 900 recettes de cocktail di Torelli nel 1927 a cura di Torelli (un barman di Parigi) e il The Sailoy Cocktail inglese del 1931. Anche cinema e letteratura hanno contribuito al successo dei cocktail.

Il cocktail senz' altro più diffuso, almeno in Italia è il cosiddetto americano che a dispetto del nome, fa uso esclusivamente di prodotti italiani: bitter Campari, Vermouth rosso e selz.
Questo cocktail aperitivo è molto semplice da preparare: si versano gli ingredienti direttamente nell'old fashioned (in alternativa, in un tumbler basso), esiste una intera gamma di bicchieri da cocktail di cui parlerò più avanti nel corso delle puntate, con alcuni cubetti di ghiaccio e si mescolano con lo stirrer. Si colma con soda water e si decora con la mezza fetta d’arancia e la scorza di limone.
Secondo alcuni si tratta di un cocktail creato in Italia nei primi anni del ventesimo secolo. Il suo nome, forse dovuto alla moda di americanizzare tutto, è fuori luogo in quanto tra gli ingredienti non c’è nulla ….di americano! Il vermouth è torinese, il Bitter Campari è milanese, così anche la soda water (letteralmente acqua di soda) fu inventata a Milano.

Il nostro cocktail nazionale è tuttavia il Negroni, un cocktail alcolico dal tipico colore arancione, ideato a Firenze nel 1919-20 dal conte Camillo Negroni. Il Conte era solito chiedere al barman del Caffè Casoni (forse un certo Angelo Tesauro) di Via de' Tornabuoni «il solito» cioè un «Americano con un'aggiunta di gin». Dal nome del conte che tanto lo amava, nacque così uno dei più famosi aperitivi italiani, l'Americano alla maniera del conte Negroni, chiamato poi semplicemente Negroni.
Un'altro sig. Negroni, che si chiamava Guglielmo, nato a Villanova d'Arda vicino a Busseto nel 1889, fondò a Treviso una distilleria chiamata "Industria Liquori Negroni" e realizzò tra i vari prodotti un noto infuso d'erbe chiamato: '"Antico Negroni 1919" o "Negroni Old". Negli anni poi realizzò anche una versione più leggera chiamata "Negroni Sixteen".
Molto nota è pure la variante più leggera e frizzante: il "Negroni sbagliato", inventato al Bar Basso di Milano.

La classificazione dei vari cocktails viene fatta in base a Struttura, Capacità, Temperatura di Servizio e Momento di consumo. Quest' ultima categoria viene a sua volta suddivisa in pre-dinner (i cosiddetti aperitivi), After dinner (o digestivi, ma in realtà nessun alcolico stimola la digestione, semmai la prolunga) e per tutte le ore
La parola aperitivo deriva dal latino aperire (aprire); molti sono caratterizzati dalla proprietà di stimolare la salivazione e, di riflesso, l'appetito. Salvo eccezioni sono caratterizzati dalla prevalenza di aromi amareggianti.
In Italia vengono spesso supportati da stuzzichini di contorno.
Tra i digestivi, talvolta addirittura chiamati ammazzacaffè rientra invece una immensa gamma di cocktail liquori e bevande. Tutte le creme, che vanno dall' irish coffee, al white russian, alla crema di limoncello, ai liquori lisci o on the rocks (con cubetti di ghiaccio) come il brandy, il cognac, il whiskey o la grappa, ai classici amari come il montenegro, il cynar o i classici amari alle erbe

Una figura di spicco nella preparazione di ogni cocktail è senz' altro il barman, spesso considerato una specie di maestro di cerimonia. Lo stile del barman può essere: improvvisato, classico, flair bartender
Il primo si riferisce ad un barman "casalingo"; il secondo ad un barman compito come potrebbe esserlo quello di un albergo a cinque stelle; l'ultimo ad un modello di bartender americano, il cui scopo è far da bere ad un buon livello "divertendosi" con simpatici movimenti, che possono risultare coreografici ad occhi inesperti, ma anch'essi finalizzati alla costruzione del cocktail.

Il flair, sostanzialmente, si distingue in 2 tipologie: il Working Flair e l'Exibition Flair. Il primo è quello caratterizzato da pochi ma essenziali movimenti, piu che altro pratici e finalizzati alla preparazione di uno o più cocktail simultaneamente e, al contempo, distrarre ed intrattenere il cliente. L'Exibition, come dice la parola stessa, è un'esibizione vera e propria, dove i riflettori sono puntati sul barman per alcuni minuti: il bartender esegue veri e propri numeri acrobatici con le bottiglie per giungere alla fine alla realizzazione di un cocktail. Esistono competizioni su scala mondiale di questa disciplina.
Nella tecnica definita "italiana" gli ingredienti sono indicati in decimi, ciò permette di realizzare le quantità necessarie in base al numero dei consumatori.
Nella tecnica definita "americana" gli ingredienti sono indicati in once (oz), ciò permette di avere dosi più precise per ogni drink.
La notazione in decimi tende negli ultimi anni a scomparire, anche se l'AIBES continua a mantenerla affiancata a quella in once. I motivi del lento abbandono della notazione decimale vanno ricercati nella sua imprecisione e nel fatto che ogni bicchiere ha una capacità differente, e senza conoscerla a priori è impossibile realizzare un cocktail perfetto utilizzando il sistema in decimi, mentre il sistema in once non crea problemi di questo tipo.

E adesso per chiudere ricordo ancora una volta che questa è stata Long Drink, Lounge Music, la trasmissione condotta da me, Michele Baldini e trasmessa su Novaradio, dedicata alla filosofia Lounge, di cui questa è un compendio, un piccolo vademecum settimanale per il relax. La terapia migliore per il senso dell' udito. La scaletta dei pezzi e la sceneggiatura sono puntualmente sul blog del mio myspace, www.myspace.com/michelebaldini, dove, chi vuole, può scrivermi. Un abbraccio composto, ma sentito a tutti, a domenica prossima.

Scaletta dei pezzi:
Nelson Riddle - Lolita Ya
Muzzy Marcellino - Heap Big Chief
Les Baxter - Shooting Star Jungalero
Leroy Holmes - Odd Job, Man I Wanna Be a James Bond Girl
Jonah Jones Quartet - Blue Danube Rock
Ernie Freeman Combo - Mountain Greenery
Cy Coleman - Pussycat
April Stevens - Teach Me Tiger
All Stars Terry Snyder - Binga Banga Bonge Pescolator
Al Caiola - Underwater Chuse

martedì 25 novembre 2008

Piet Mondrian e Andr3a Carboni @ Circolo Arci di Lari Sabato 29 Novembre 2008

Un senzazionale doppio concerto del duo-rivelazione e del cantautore pisano, sapiente ricercatore di atmosfere
http://www.myspace.com/pietmondrianband
http://www.myspace.com/morv3no
http://www.circoloarcilari.splinder.com

Bar Radicchio #11, 25-11-08, A tutto ambiente!

Non c' è solo report a documentare i fatti di cronaca più scottant. A fare del vero giornalismo. Da oggi ci sono anche Maurizio e Michele e il loro Bar Radicchio. Questa settimana puntata dedicata all' ambiente, ospiti (vedremo se telefonicamente oppure in studio) le associazioni OIPA e Greenpeace toscane.
Quando? Martedi 26 Novembre 2008 alle 22 su http://www.radioradicchio.it. Msn: redazione@radioradicchio.it, skype: radio.radicchio.
Replica il mercoledi alle 16

venerdì 21 novembre 2008

Long Drink, Lounge Music - Tartufi al Popcorn, 23-11-08


Salve a tutti, io sono Michele Baldini e questa è Long Drink, Lounge Music.
Sono di nuovo qui anche questa volta per divulgare il verbo della filosofia lounge, prim' ancora della musica e, spero, che la mezz' ora che seguirà, sia di vostro più totale gradimento, anzi, che lasciate scorrere a basso volume tutto quanto dirò e i dischi che passeranno mentre sarete comodamente seduti a bere e parlare.

Siamo giunti alla quarta puntata, il che significa che è passato già un mese dall' inizio della nuova stagione. Benissimo. Questa volta vorrei parlare di un argomento che mi sta particolarmente a cuore, proprio perché riguarda il mio luogo di origine. San Miniato, una antica cittadina in provincia di Pisa. Qui infatti, nel mese di novembre, si tiene annualmente una delle più note mostre del tartufo bianco d' Italia, quest' anno giunta alla trentottesima edizione. IL prestigioso tubero, fa si che numerosi turisti del buon gusto si avvicinino a San Miniato durante i tre finesettimana di novembre nei quali perdura la mostra. E quest' anno il primo fine settimana (complice il beltempo) ha fatto registrare il record assoluto di presenze, più di 30.000.

IL tartufo, dotato di questo particolarissimo e gustoso sapore, raccoglie intorno a sé molti estimatori, e spesso accompagna le pietanze più esclusive. Quest' anno in sensibile diminuzione nella prima settimana, e ora in leggero aumento della disponibilità, ha visto raggiungere le stelle al suo prezzo. Veniva infatti venduto a 3.500 euro al chilo per i più pregiati. L' indotto che si è creato attorno è stato notevole. La mostra di San Miniato ha superato ben presto i confini della sagra di paese, offrendo, oltre a una infinita (e spesso superflua) quantità di stand gastronomici anche una serie di eventi collaterali, che hanno sconfinato nell' artistico, nel culturale, nel sociale, e che certo sono linfa vitale per le casse comunali.

Molti sono i piatti e i cibi che bizzarramente si associano all' aroma particolarissimo del prezioso frutto della terra. Ne sono state inventate un po' di tutte. Se tradizionalmente andava per la classica spolverata sui tagliolini in bianco, oggi lo si può gustare addirittura nel caffé, nel cioccolato e, da quest' anno persino nei popcorn. La notizia è stata addirittura divulgata dal tgcom di mediaset. Cito: Sono nati i pop-corn al tartufo bianco. La curiosa proposta alimentare viene presentata nello spazio espositivo di un'azienda del borgo toscano. E fino a questo momento c'è il massimo riserbo sulla ricetta vera e propria.
Si sa comunque che si tratta di chicchi di mais aromatizzati con granelli di tartufo bianco, attraverso una lavorazione fatta interamente a mano. Due le confezioni in cui viene presentato il nuovo prodotto: una lattina da 20 grammi, venduta al prezzo di 2 euro e una da 125 grammi al costo di 3,80 euro.

Altro capitolo merita l' avida ricerca che attorno al tartufo viene effettuata nelle campagne della zona, non solo comunale. Il tartufaio, munito di apposito cane, una particolare razza di spinone, è gelosissimo delle proprie nicchie tartufaie, e, spesso, la borsa del tartufo, è, come ogni borsa, contaminata da una spesso poco regolamentata speculazione. Va detto inoltre che, il prestigio che grazie al tartufo bianco ha acquisito San Miniato, ha fatto si, nel tempo, che i piccoli borghi adiacenti, rivendicassero con orgoglio il fatto che, seppur venduto a San Miniato, i tartufi veri si trovano nelle frazioni di Corazzano, Moriolo, Balconevisi, Cusignano. Frazioni che hanno a loro volta quindi, attraverso comitati di paese, organizzato la loro sagretta del tartufo.

Orgoglio da zona dop che hanno rivenducato persino borghi del gambassino e del volterrano, e che ha creato inoltre non poche acredini all' interno della cittadinanza samminiatese stessa. Quest' anno per esempio, la prima domenica di novembre, tradizionalmente quella di apertura, è stata organizzata una specie di sagra in piccolo, a San Miniato Basso, che sarebbe la zona residenziale di San Miniato. La festa vera e propria continua a tenersi infatti nel centro storico, borgo medievale che ha una discreta qualità a livello architettonico.

E' pur vero che le polemiche accompagnano ogni anno la mostra, e, del resto, è inevitabile quando si ha a che fare con la varietà di interessi che si toccano, e un traffico turistico, e quindi economico, di grosse proporzioni. Diversi polveroni negli anni hanno sollevato molti quadri dirigenziali dai loro incarichi, a causa talvolta della questione degli appalti, talvolta dei parcheggi (male cronico e insanabile di San Miniato), talvolta di veri e propri scandali politici o finanziari. Tuttavia resta la festività locale più frequentata e sentita, e che porta un sempre maggior afflusso di persone da tutta Italia e non solo

Rimando in ultimo, se non altro per fare un po' di pubblicità, peraltro assolutamente non retribuita, ai miei natali al sito istituzionale del comune che è www.comune.san-miniato.pi.it, dove c' è più dettagliatemte esplicato il programma completo della festa che durerà fino a domenica 30. Ho voluto così parlare di questo non solo per amor patrio, ma proprio perché il tartufo, essendo un sapore sofisticato, ben si abbina con vini di qualità e quindi con il buon gusto, ed infinite con atmosfere tipiche di questa trasmissione, spero di essere stato di sufficiente interesse a tutti quelli che hanno ascoltato.

E adesso per chiudere ricordo ancora una volta che questa è stata Long Drink, Lounge Music, la trasmissione condotta da me, Michele Baldini e trasmessa su Novaradio, dedicata alla filosofia Lounge, di cui questa è un compendio, un piccolo vademecum settimanale per il relax. La terapia migliore per il senso dell' udito. La scaletta dei pezzi e la sceneggiatura sono puntualmente sul blog del mio myspace, www.myspace.com/michelebaldini, dove, chi vuole, può scrivermi. Un abbraccio composto, ma sentito a tutti, a domenica prossima.

Scaletta dei pezzi:
Nancy Sinatra - Bang Bang
Claudine Longet - A Man and A Woman
Carmen Miranda - Roseira Branca
Nicola Arigliano - I Should Care
Martin Denny - Hypnotique
Jackie Gleason - Shangri-la
Count Basie & Tony Bennet - Chicago
Antonio Carlos Jobim & Elis Regina - Modinha
Julie London - Love For Sale
Chris Joss - Dr Rythm

lunedì 17 novembre 2008

Bar Radicchio #10, 18-11-08: Ospiti Scritti Corsari


"Scritti Corsari" è un libro che raccoglie gli articoli di Pier Paolo Pasolini apparsi prevalentemente sul "Corriere della Sera" tra il 1973 e il 1975. PPP, di se e dei suoi articoli, diceva:

"Io non ho alle mie spalle nessuna autorevolezza: se non quella che mi proviene paradossalmente dal non averla o dal non averla voluta; dall'essermi messo in condizione di non aver niente da perdere, e quindi di non esser fedele a nessun patto che non sia quello con un lettore che io del resto considero degno di ogni più scandalosa ricerca."

Così si descrivono gli Scritti Corsari, band del pisano-empolese che presenterà uno showcase ad hoc in occasione dell' ennesima sensazionale puntata di Bar radicchio, speriamo questa volta con l' organico al completo dopo vari turn over alla conduzione...
Naturalmente non mancheranno tante notizie e le consuete rubriche di Maurizio e Michele. Stesse coordinate: msn "redazione@radioradicchio.it", skype "radio.radicchio". La trasmissione naturalmente in diretta Martedi 18 novembre alle 22 e in replica Marcoledi alle 16.

www.radioradicchio.it
www.myspace.com/scritticorsari
www.cateinc.tk

giovedì 13 novembre 2008

Piet Mondrian @ Blue Train 15 - 11 - 08

In questa occasione il duo sarà affiancato dall' amico songwriter e collega su Radio Radicchio di Michele Baldini, Francesco "Cecco" Falorni, alias Atterraggio Alieno, www.myspace.com/atterraggioalieno. L' inizio del concerto fissato per le 22 e 30 è affidato alla band locale dei Pistacchi Elettrici. L' ingresso è gratuito ma riservato ai soci Arci. Per saperne di più: www.myspace.com/bluetrainlive

Long Drink Lounge Music - Missione Venera 3, 16 - 11-08

Su Novaradio (Firenze 101,5 fm - www.novaradio.info) Tutte le domeniche dalle 20 alle 20 e 30.



Salve a tutti, io sono Michele Baldini e questa è Long Drink, Lounge Music.
Sono di nuovo qui anche questa volta per divulgare il verbo della filosofia lounge, prim' ancora della musica e, spero, che la mezz' ora che seguirà, sia di vostro più totale gradimento, anzi, che lasciate scorrere a basso volume tutto quanto dirò e i dischi che passeranno mentre sarete comodamente seduti a bere e parlare.

Prima di introdurre l' argomento della puntata, che come al solito è estremamente suscettibile di variazioni, circostanze avverse, parentesi lunghissime che spesso restano aperte vorrei che tutti ci stringessimo idealmente in un momento di cordoglio e dolore per uno dei grandi miti del ventesimo secolo. Yma Sumac, che lo scorso primo novembre ci ha lasciato. Yma con la sua voce, rimarrà indelebile nei nostri cuori. E spero di dedicarle in futuro una intera trasmissione, non come ho già fatto la passata edizione, ma magari parlandone con ospiti e facendo ascoltare rarità. nel frattempo non resta che sentirci qualche sua meravigliosa interpretazione. Quelle non moriranno mai. Ciao Yma..

Tuttavia, visto che novembre è il mese dei morti, un' altro personaggio importantissimo, e non solo per la musica, ha pensato di lasciarci. mama Africa Miriam Makeba, spentasi proprio in Italia, a Castel Volturno, lo scorso 9 novembre. Non sarò certo l' unico a parlare di lei, anzi, spero che molti ne parlino, ed evito di spendermi in biografismi che lascio sbrigare persino ai telegiornali, e sia per Yma, che per Miriam, paladina di un popolo che dopo una lunga battaglia è giunto finalmente al riconoscimento dei propri diritti, Il paradiso non distingue razze e colori e loro, Miriam e Yma duetteranno in cielo, splendide e armoniosissime melodie, che al solo pensiero, bah... lasciamo stare, ciao Miriam!

Ho liquidato con poche parole le storie di personaggi della musica così importanti, almeno per quanto riguarda il mio campo, per parlare di una ricorrenza particolare. Questa trasmissione va in onda il 16 novembre, data molto particolare per quanto riguarda le missioni spaziali e la guerra fredda, argomenti che i protagonisti della musica lounge e di tutto il cosiddetto space age pop sono assoluti e ferventi portabandiera.

Le Venera erano sonde spaziali sviluppate in Unione Sovietica per esplorare e raccogliere dati sul pianeta Venere. Come spesso accadeva per le esplorazioni sovietiche, le ultime versioni del modello erano lanciate in coppia, con un breve ritardo (1-2 settimane) tra il lancio delle due sonde. Esse stabilirono un vero e proprio record: furono il primo oggetto costruito dall'uomo a entrare nell'atmosfera di un altro pianeta, atterrare dolcemente, reinviare immagini ed effettuare una scansione radar ad alta risoluzione della superficie, permettendo studi approfonditi sulla conformazione geologica del globo.

Venera 3 fu appunto una di queste. Fu lanciata il 16 novembre 1965 alle 04:19 ora di Greenwich dal Cosmodromo di Baikonur, a bordo di un vettore Molniya (un tipo di razzo a quattro stadi, il cui primo progetto è ritrovabile nei lanciatori Vostok a tre stadi, che effettuò il primo lancio il 10 ottobre 1960). La sua missione era l'atterraggio sulla superficie venusiana. La sonda pesava 958 kg e conteneva un sistema di comunicazione radio, strumentazione scientifica, alcuni accumulatori per immagazzinare l'energia ottenuta per mezzo dei pannelli solari, e due medaglioni contenenti lo stemma governativo dell'Unione Sovietica.

La sonda avrebbe dovuto fare un atterraggio programmato, ma si schiantò sulla superficie del pianeta il 1º marzo del 1966, diventando il primo oggetto costruito dall'uomo ad atterrare sulla superficie di un altro pianeta. Nel punto d'impatto era notte, non lontano dal circolo di illuminazione, probabilmente tra -20º e 20º N, 60º e 80º E. Comunque, i sistemi di comunicazione andarono in avaria ben prima dell'impatto, quindi fu in grado di mandare solo una minima quantità di informazioni sul pianeta.

La serie di sonde, nel suo complesso, può essere considerata un pieno successo; eppure, nonostante Venere sia meno distante dalla Terra rispetto a Marte, le condizioni di pressione e calore rendono la sopravvivenza di qualunque apparecchio di gran lunga più difficoltosa: questo ha significato una perdita precoce e pressoché immediata delle sonde pochi minuti dopo il loro atterraggio, nonostante fossero progettate alla stessa maniera di batiscafi.

E adesso per chiudere ricordo ancora una volta che questa è stata Long Drink, Lounge Music, la trasmissione condotta da me, Michele Baldini e trasmessa su Novaradio, dedicata alla filosofia Lounge, di cui questa è un compendio, un piccolo vademecum settimanale per il relax. La terapia migliore per il senso dell' udito. La scaletta dei pezzi e la sceneggiatura sono puntualmente sul blog del mio myspace, http://www.myspace.com/michelebaldini, dove, chi vuole, può scrivermi. Un abbraccio composto, ma sentito a tutti, a domenica prossima.

Scaletta dei pezzi:

Yma Sumac - Taki Rari
Yma Sumac - Altaypura
Yma Sumac - Babalu
Yma Sumac - Tumba
Miriam Makeba - Samba
Miriam Makeba - Pata Pata
Arpanet - Scwarzchild Radius
Dean Elliott and His Big Band - You' re the Top
The Voices of Walter Schumann - Holiday for the Strings
Les Baxter and His Orchestra - Saturday Night on Saturn
Leroy Holmes - Search For Vulcan

lunedì 10 novembre 2008

Bar Radicchio #9, Martedi 11 Novembre 2008



Nuova, incontenibile puntata di Bar Radicchio, con nuovi ospiti. Questa volta con gli amici di Videa, associazione Empolese che si occupa prevalentemente di Cinema e che ci parlerà delle iniziative portate avanti con successo da diverso tempo, come il ciclo di film d' essai Cinedrome e il concorso per cortometraggi ZoneVideo. In più naturalmente le consuete rubriche dei magnifici conduttori Maurizio e Michele. Ricapitolando Martedi alle 22 in diretta su Radio Radicchio, http://www.radioradicchio.it, oppure in replica il Mercoledi alle 16, Bar Radicchio. Per intervenire con messaggi, commenti, schiamazzi, disturbi c' è msn: redazione@radioradicchio.it, o skype: radio.radicchio. Per informazioni varie sull' ospite della settimana: http://www.videa.info. Per tutto il resto: http://www.radioradicchio.it, http://www.cateinc.tk, http://www.myspace.com/michelebaldini.

giovedì 6 novembre 2008

Long Drink, Lounge Music: Seconda Puntata 09-11-08

Salve a tutti, io sono Michele Baldini e questa è Long Drink, Lounge Music.
Sono di nuovo qui anche questa volta per divulgare il verbo della filosofia lounge, prim' ancora della musica e, spero, che la mezz' ora che seguirà, sia di vostro più totale gradimento, anzi, che lasciate scorrere a basso volume tutto quanto dirò e i dischi che passeranno mentre sarete comodamente seduti a bere e parlare.

Mi è capitato spesso durante questi giorni (per non dire mesi) di parlare della particolare situazione di crisi che sta coinvolgendo l' intero sistema occidentale. Certo questa non è decisamente la sede più opportuna per parlarne, e certo non scenderò in inutili interventi di basso profilo, data la mia incompentenza in materia sia economica che politica tuttavia, ho maturato alcune opinioni che, dato che mi è permesso, vorrei esternare. La musica sarà sempre la protagonista beninteso, non ci saranno comizi ne monologhi, ma solo sentiti ed innocui consigli. E non c' entrano certo le elezioni americane

Riguardo alla crisi temo che la cosa più opportuna da fare sia parlare e parlarne. Una crisi c' è sempre ogni volta che qualcosa non va dicevano i Bluvertigo, e qui le cose che non vanno sono parecchie. Non sono certo l' unico a dirlo. Ma forse sono l' unico a dire che il darsi troppo da fare per risolverla è nocivo. Forse, occorrerebe invece sedersi, fermarsi, riflettere e sopratutto godersi altre cose, rispetto a vantaggi strettamente economici. Forse occorrerebbe provare a fare uno sforzo nella direzione opposta, dando per una volta la priorità al dialogo e alla discussione, prima che alle decisioni. Insomma, non vedo, e non capisco, perché ci si sforzi così tanto per risolvere una crisi che abbiamo noi stessi generato, tanto più se la si cerca di risolvere con gli stessi metodi con i quali l' abbiamo generata

La polemica la si può fare con tutto, dai massimi sistemi alla lista della spesa, il merito non conta, conta il metodo. Voglio dire, ci sono precise regole che vanno rispettate. La prima, la più importante, è che quando si disquisisce su qualsiasi tema ci stia a cuore, si deve essere sempre ben disposti a un contraddittorio, perché altrimenti, non c' è gusto. E' come mangiare senza condimenti. Laddove la polemica non ha controparte, si esaurisce sempre in un nulla di fatto. Una polemica non pretende né ragione, né torto, ma si alimenta semplicemente di sé stessa. Auspico quindi, che a questa mia sequenza segua un dibattitto, dei commenti. che potrete fare direttamente dal myspace, www.myspace.com/michelebaldini

Ci sono sempre stati dei riscontri positivi in qualsiasi polemica, comunque. E non sembra che riflettano bene su ciò che dicono coloro che la trovano sterile. Che credono cioè che facendola si perda solo tempo. Basterebbe riprendere in mano i greci e i latini per comprendere quanto la retorica sia l' ABC della democrazia. Ma tornerò a parlare di crisi. Intanto mi sono spesso chiesto se la musica può conoscerne, di crisi. La musica probabilmente no, ma chi la fa senz' altro. L' ispirazione è qualcosa che non si può trovare semplicemente leggendo un giornale, o affacciandosi alla finestra, e quando non arriva, beh, è un problema grosso per un musicista degno di questo nome.

Chissà cosa pensano i broker di wall street, e se, per grazia loro, il genere di musica che ascoltano (sempre che ne ascoltino) li aiuti nel lavoro che fanno. Di certo è necessario ascoltarne per i commercianti di idee, ed intendo con questo termine, inquadrare tutti coloro che si definscono creativi. Perché in fondo questo è quello che fanno per rispondere alla crisi. E certo una rinascita se ci sarà è affidata in gran parte a loro. Ci sono idee in campo? Sarà bene fare un censimento molto dettagliato, perché è indispensabile averne.

Così come sarà bene avere calma, e in particolar modo, predisposizione al dialogo, e in quantità ancora maggiori all' ascolto, moderato, sereno, libero e stimolante, ovvero che permetta di leggere attraverso le righe, oppure lasciarsi trasportare. Ci sono forse rivoluzioni all' orizzonte,non credo, ci sono forse giochi troppo impegnativi a cui nessuno si sente in grado di partecipare,? ci credo ancora meno.

E adesso per chiudere ricordo ancora una volta che questa è stata Long Drink, Lounge Music, la trasmissione condotta da me, Michele Baldini e trasmessa su Novaradio, dedicata alla filosofia Lounge, di cui questa è un compendio, un piccolo vademecum settimanale per il relax. La terapia migliore per il senso dell' udito. La scaletta dei pezzi e la sceneggiatura sono puntualmente sul blog del mio myspace, www.myspace.com/michelebaldini, dove, chi vuole, può scrivermi. Un abbraccio composto, ma sentito a tutti, a domenica prossima.

Scaletta dei pezzi:

- Il Genio - Le Pathetique
- Doktor Zoil - Here' s Come the Doctor
- Armando Trovajoli - Sessomatto
- Sebastien Tellier - Lenny
- Franco Micalizzi - Children Hostages
- Rinocerose - Highway to Heaven
- James Brown - Superbad
- Piero Piccioni - Esculapio
- Femi Kuti - Sorry Sorry

Piet Mondrian @ Limonaia 08-11-08

Nuovo appuntamento con il tour di "Ci diamo allo Sperimentale?"
I Piet Mondrian in Limonaia: "E' anche il nostro compleanno!"
Il duo R'N'R annuncia per l' occasione un concerto pieno di sorprese e di special guests

Con un tour che va avanti ormai da due mesi, per la promozione del loro fortunatissimo EP di debutto (ricordiamo il consenso unanime di pubblico e critica) la band toscana festeggia il compleanno dei due membri (Caterina, che è vive proprio Fucecchio è nata il 3 novembre, Michele il 5) sabato 8 novembre alla Limonaia Music Club di Fucecchio, in occasione di un loro ennesimo concerto. Ma non sarà certo la solita serata (del resto, quando mai c' è da aspettarselo, conoscendo i Piet Mondrian?), i due annunciano che la scaletta subirà notevoli colpi di scena e si avvarrà di presenze illustri della scena musicale alternativa nazionale. I nomi? Naturalmente restano top secret, sarà solo un privilegio dei presenti scoprirlo. Presenti che beneficeranno di altre incredibili sorprese naturalmente. Tutto questo sabato dalle 23 alla Limonaia Music Club di Fucecchio (FI).

Sabato 8 Novembre, ore 23
Limonaia Music Club www.myspace.com/limonaiamusicclub
Parco Corsini - Fucecchio (FI)

domenica 2 novembre 2008

Bar Radicchio, Puntata del 4 Novembre 2008, ospite Andr3a Carboni

Come ogni martedi, si rinnova l' immancabile appuntamento con la trasmissione webradiofonica più cool del momento. Attenti a quei due allora, Michele e Maurizio che per l' occasione presenteranno una intervista-showcase con il cantautore pisano Andr3a Carboni (si scrive così col 3, garantito dal diretto interessato). In più alle solite rubriche e ai soliti superinterventi, tra i quali ricordiamo i risultati in tempo reale della Champions League. Breve sommario delle cose da ricordare allora: Bar Radicchio (puntata numero 8 di questa stagione), in onda martedi alle 22 in diretta dalle frequenze only web di Radio Radicchio, www.radioradicchio.it, anche in replica il mercoledi alle 16. Sono graditi e auspicati interventi del pubblico attraverso msn su redazione@radioradicchio.it oppure skype radio.radicchio. Allora a Martedi, impossibile mancare.

Torna "Long Drink, Lounge Music"


Da domenica 2 Novembre 2008 alle ore 20, dalle frequenze di Novaradio Città Futura, 101, 5 fm su Firenze, streaming su www.novaradio.info riparte la seconda edizione di Long Drink Lounge Music.

Questa trasmissione radiofonica è ideata, curata e condotta da Michele Baldini. L' introduzione è commentata da Caterina Polidori.
Long Drink Loung Music può prevedere la saltuaria partecipazione di numerosi ospiti.

Ispirata ai principi del buongusto e del benessere, Long Drink Lounge Music trae linfa vitale dell' elogio del piacere, inteso come il saper stare in compagnia, con cuore e rispettoso distacco, ascoltando musica dolce e suadentissima con piccanti dosi di ironia e fascinazioni letterarie, scrivendo e leggendo due righe, sorseggiando prelibate pozioni di antiqua tradizione alchemica
Tutti i riferimenti e i contatti sulla trasmissione e sul suo conduttore si possono trovare su www.myspace.com/michelebaldini

Scaletta della Prima Puntata

Salve a tutti, io sono Michele Baldini e questa è Long Drink, Lounge Music.
Non nascondo a nessuno la mia sincera soddisfazione per essere di nuovo qui, anche quest' anno dalle frequenze di Novaradio, a diffondere le dolci note che amo di più, e vorrei cogliere l' occasione per informare i cari e affezionati ascoltatori , che saluto calorosamente, delle novità di cui questa nuova edizione è foriera.
Innanzitutto le puntate non saranno più monografiche, ma, semplicemente, il mio commento vocale vorrà essere d' accompagnamento e di intrattenimento, come, molto modestamente, sto già tentando di fare. Spaziando tra i più disparati argomenti, attraverso chiacchiere che, questa è la mia intenzione, siano il più possibile trasparenti e leggere, calde e soffuse come la luce di un' abat-jour. Per la scaletta dei pezzi mandati in onda invece, che come state sentendo sta passando in continuità, abbassandosi via via di volume e facendo da tappeto ai miei interventi, rimando al mio myspace, www.myspace.com/michelebaldini, dove potrete trovare appunto i titoli di tutti i pezzi messi in onda puntata per puntata.
Ho scelto questa certo non facile strada per poche semplici ragioni, che, per chiarezza e coerenza, elencherò di seguito. La prima è che la monotematicità potrebbe sviare dal senso che per natura, questa trasmsissione radiofonica vorrebbe creare. Cioè quello, di grazia, di mettere a proprio agio l' ascoltatore, in una sorta di salotto ideale, lontano dalla routine e dagli impegni del quotidiano, che lo porti, si badi, non in nuovo stato di torpore, ma bensì lo conduca, all' interno di una dimensione di serenità, e, quindi coscienza.
La seconda ragione dipende dal fatto che ogni autore, inteprete, musicista che possa rientrare nel filone qui descritto e trasmesso, non ha una precisa collocazione musicale, ma assuma, di volta in volta, a seconda del proprio genio artistico e del proprio umore, forme musicali diverse, poco orientabili e identificabili. La mutevolezza dello stile, così come la sublimità dell' effimero, tratti caratteristici delle arti contemporanee debbono quindi necessariamente essere rispettati, a meno che non si voglia ancora una volta, snaturarne il senso.
Vogliate perdonarmi inoltre, se inserisco tra le ragioni del cambiamento di Long Drink, Lounge Music il fatto che da appassionato di retorica e costrutti, come si confà ad ogni buon amante del salotto, il fatto che ami commentare altre notizie e novelle che prescindano dalla musica che trasmetto, e che, per bontà del caso, della cronaca, della storia o delle richieste di buoni amici, richiedano questo spazio e questo tempo per essere commentate, ripeto, con mie personalissime, e quindi, volontarie, opinioni.
Senza anticipare troppo delle prossime domeniche dirò che, da quest' anno, saranno, di grazia, presenti, ospiti, amici, consulenti che arricchiranno con la loro voce il fluido scorrere delle canzoni, tra l' altro da loro, di volta in volta scelte. Anche questo naturalmente, è uno dei grossi cambiamenti di quest' anno. Ho seguito semplicemente il modello della conversazione, anche perché, in tal modo, posso, oltre a non sentirmi troppo solo, venir meno annoia a chi ascolta, è pure, lo stare in compagnia, uno dei sacri principi della filosofia lounge.
Sono questi, momenti storici, nei quali il buon gusto, la pazienza e la tranquillità sembrano venir meno. Sono allora a maggior ragione necessari interventi che riportino l' uomo alla sua dimensione. Che scelgano sentieri da percorrere, che non siano l' abuso di stress, che tracendano il quotidiano. Semplicemente sono dell' opinione che molto spesso, fa più bene un momento di calma, di raccoglimento, che una vita di preoccupazioni, e che, del resto non è proverbio inventato dal sottoscritto, chi vada piano, vada sano e lontano.
Può sembrare qualunquismo. Non lo è. E' anzi frutto di una accurata riflessione. Di un denso ed elaborato pediluvio di coscienza. Il lounge non è new age, non è zen, non è outing o altre pseudomodernità affini ad essi. Eppure riesce nella cordialità, e nel pacato ascolto di suoni e ritmi ad espellere ogni energia negativa, se solo, chi lo pratica si lascia trasportare dall' atmosfera in altri mondi, lontani eppure vicinissimi, imagginati eppure mai visti, in una ricostruzione ideale di ciò che per lui significa esotismo e sensualità.
E adesso per chiudere ricordo ancora una volta che questa è stata Long Drink, Lounge Music, la trasmissione condotta da me, Michele Baldini e trasmessa su Novaradio, dedicata alla filosofia Lounge, di cui questa è un compendio, un piccolo vademecum settimanale per il relax. La terapia migliore per il senso dell' udito. La scaletta dei pezzi e la sceneggiatura sono puntualmente sul blog del mio myspace, www.myspace.com/michelebaldini, dove, chi vuole, può scrivermi. Un abbraccio composto, ma sentito a tutti, a domenica prossima.

Scaletta dei pezzi:

- Peggy Lee - Fever
- John Buzon Trio - Caravan
- Juan Garcia Esquivel - Nocturnal
- Alvino Rey - Night Train
- Al Caiola - Underwater Chuse
- Jimmie Haskell - A Shot In The Dark
- Jean Jacques Perrey - Moog Indigo
- Milt Buckner - The Beast
- Dave Pell - This Could Be The Start Of Something
- Dean Martin - Volare
- Estratto da "La Conversazione" (tit. or. The Conversation) di Francis Ford Coppola
- Hollywood Studio Orchestra - The Pink Panther Theme