Long Drink, Lounge Music: Seconda Puntata 09-11-08
Salve a tutti, io sono Michele Baldini e questa è Long Drink, Lounge Music.
Sono di nuovo qui anche questa volta per divulgare il verbo della filosofia lounge, prim' ancora della musica e, spero, che la mezz' ora che seguirà, sia di vostro più totale gradimento, anzi, che lasciate scorrere a basso volume tutto quanto dirò e i dischi che passeranno mentre sarete comodamente seduti a bere e parlare.
Mi è capitato spesso durante questi giorni (per non dire mesi) di parlare della particolare situazione di crisi che sta coinvolgendo l' intero sistema occidentale. Certo questa non è decisamente la sede più opportuna per parlarne, e certo non scenderò in inutili interventi di basso profilo, data la mia incompentenza in materia sia economica che politica tuttavia, ho maturato alcune opinioni che, dato che mi è permesso, vorrei esternare. La musica sarà sempre la protagonista beninteso, non ci saranno comizi ne monologhi, ma solo sentiti ed innocui consigli. E non c' entrano certo le elezioni americane
Riguardo alla crisi temo che la cosa più opportuna da fare sia parlare e parlarne. Una crisi c' è sempre ogni volta che qualcosa non va dicevano i Bluvertigo, e qui le cose che non vanno sono parecchie. Non sono certo l' unico a dirlo. Ma forse sono l' unico a dire che il darsi troppo da fare per risolverla è nocivo. Forse, occorrerebe invece sedersi, fermarsi, riflettere e sopratutto godersi altre cose, rispetto a vantaggi strettamente economici. Forse occorrerebbe provare a fare uno sforzo nella direzione opposta, dando per una volta la priorità al dialogo e alla discussione, prima che alle decisioni. Insomma, non vedo, e non capisco, perché ci si sforzi così tanto per risolvere una crisi che abbiamo noi stessi generato, tanto più se la si cerca di risolvere con gli stessi metodi con i quali l' abbiamo generata
La polemica la si può fare con tutto, dai massimi sistemi alla lista della spesa, il merito non conta, conta il metodo. Voglio dire, ci sono precise regole che vanno rispettate. La prima, la più importante, è che quando si disquisisce su qualsiasi tema ci stia a cuore, si deve essere sempre ben disposti a un contraddittorio, perché altrimenti, non c' è gusto. E' come mangiare senza condimenti. Laddove la polemica non ha controparte, si esaurisce sempre in un nulla di fatto. Una polemica non pretende né ragione, né torto, ma si alimenta semplicemente di sé stessa. Auspico quindi, che a questa mia sequenza segua un dibattitto, dei commenti. che potrete fare direttamente dal myspace, www.myspace.com/michelebaldini
Ci sono sempre stati dei riscontri positivi in qualsiasi polemica, comunque. E non sembra che riflettano bene su ciò che dicono coloro che la trovano sterile. Che credono cioè che facendola si perda solo tempo. Basterebbe riprendere in mano i greci e i latini per comprendere quanto la retorica sia l' ABC della democrazia. Ma tornerò a parlare di crisi. Intanto mi sono spesso chiesto se la musica può conoscerne, di crisi. La musica probabilmente no, ma chi la fa senz' altro. L' ispirazione è qualcosa che non si può trovare semplicemente leggendo un giornale, o affacciandosi alla finestra, e quando non arriva, beh, è un problema grosso per un musicista degno di questo nome.
Chissà cosa pensano i broker di wall street, e se, per grazia loro, il genere di musica che ascoltano (sempre che ne ascoltino) li aiuti nel lavoro che fanno. Di certo è necessario ascoltarne per i commercianti di idee, ed intendo con questo termine, inquadrare tutti coloro che si definscono creativi. Perché in fondo questo è quello che fanno per rispondere alla crisi. E certo una rinascita se ci sarà è affidata in gran parte a loro. Ci sono idee in campo? Sarà bene fare un censimento molto dettagliato, perché è indispensabile averne.
Così come sarà bene avere calma, e in particolar modo, predisposizione al dialogo, e in quantità ancora maggiori all' ascolto, moderato, sereno, libero e stimolante, ovvero che permetta di leggere attraverso le righe, oppure lasciarsi trasportare. Ci sono forse rivoluzioni all' orizzonte,non credo, ci sono forse giochi troppo impegnativi a cui nessuno si sente in grado di partecipare,? ci credo ancora meno.
E adesso per chiudere ricordo ancora una volta che questa è stata Long Drink, Lounge Music, la trasmissione condotta da me, Michele Baldini e trasmessa su Novaradio, dedicata alla filosofia Lounge, di cui questa è un compendio, un piccolo vademecum settimanale per il relax. La terapia migliore per il senso dell' udito. La scaletta dei pezzi e la sceneggiatura sono puntualmente sul blog del mio myspace, www.myspace.com/michelebaldini, dove, chi vuole, può scrivermi. Un abbraccio composto, ma sentito a tutti, a domenica prossima.
Scaletta dei pezzi:
- Il Genio - Le Pathetique
- Doktor Zoil - Here' s Come the Doctor
- Armando Trovajoli - Sessomatto
- Sebastien Tellier - Lenny
- Franco Micalizzi - Children Hostages
- Rinocerose - Highway to Heaven
- James Brown - Superbad
- Piero Piccioni - Esculapio
- Femi Kuti - Sorry Sorry
Sono di nuovo qui anche questa volta per divulgare il verbo della filosofia lounge, prim' ancora della musica e, spero, che la mezz' ora che seguirà, sia di vostro più totale gradimento, anzi, che lasciate scorrere a basso volume tutto quanto dirò e i dischi che passeranno mentre sarete comodamente seduti a bere e parlare.
Mi è capitato spesso durante questi giorni (per non dire mesi) di parlare della particolare situazione di crisi che sta coinvolgendo l' intero sistema occidentale. Certo questa non è decisamente la sede più opportuna per parlarne, e certo non scenderò in inutili interventi di basso profilo, data la mia incompentenza in materia sia economica che politica tuttavia, ho maturato alcune opinioni che, dato che mi è permesso, vorrei esternare. La musica sarà sempre la protagonista beninteso, non ci saranno comizi ne monologhi, ma solo sentiti ed innocui consigli. E non c' entrano certo le elezioni americane
Riguardo alla crisi temo che la cosa più opportuna da fare sia parlare e parlarne. Una crisi c' è sempre ogni volta che qualcosa non va dicevano i Bluvertigo, e qui le cose che non vanno sono parecchie. Non sono certo l' unico a dirlo. Ma forse sono l' unico a dire che il darsi troppo da fare per risolverla è nocivo. Forse, occorrerebe invece sedersi, fermarsi, riflettere e sopratutto godersi altre cose, rispetto a vantaggi strettamente economici. Forse occorrerebbe provare a fare uno sforzo nella direzione opposta, dando per una volta la priorità al dialogo e alla discussione, prima che alle decisioni. Insomma, non vedo, e non capisco, perché ci si sforzi così tanto per risolvere una crisi che abbiamo noi stessi generato, tanto più se la si cerca di risolvere con gli stessi metodi con i quali l' abbiamo generata
La polemica la si può fare con tutto, dai massimi sistemi alla lista della spesa, il merito non conta, conta il metodo. Voglio dire, ci sono precise regole che vanno rispettate. La prima, la più importante, è che quando si disquisisce su qualsiasi tema ci stia a cuore, si deve essere sempre ben disposti a un contraddittorio, perché altrimenti, non c' è gusto. E' come mangiare senza condimenti. Laddove la polemica non ha controparte, si esaurisce sempre in un nulla di fatto. Una polemica non pretende né ragione, né torto, ma si alimenta semplicemente di sé stessa. Auspico quindi, che a questa mia sequenza segua un dibattitto, dei commenti. che potrete fare direttamente dal myspace, www.myspace.com/michelebaldini
Ci sono sempre stati dei riscontri positivi in qualsiasi polemica, comunque. E non sembra che riflettano bene su ciò che dicono coloro che la trovano sterile. Che credono cioè che facendola si perda solo tempo. Basterebbe riprendere in mano i greci e i latini per comprendere quanto la retorica sia l' ABC della democrazia. Ma tornerò a parlare di crisi. Intanto mi sono spesso chiesto se la musica può conoscerne, di crisi. La musica probabilmente no, ma chi la fa senz' altro. L' ispirazione è qualcosa che non si può trovare semplicemente leggendo un giornale, o affacciandosi alla finestra, e quando non arriva, beh, è un problema grosso per un musicista degno di questo nome.
Chissà cosa pensano i broker di wall street, e se, per grazia loro, il genere di musica che ascoltano (sempre che ne ascoltino) li aiuti nel lavoro che fanno. Di certo è necessario ascoltarne per i commercianti di idee, ed intendo con questo termine, inquadrare tutti coloro che si definscono creativi. Perché in fondo questo è quello che fanno per rispondere alla crisi. E certo una rinascita se ci sarà è affidata in gran parte a loro. Ci sono idee in campo? Sarà bene fare un censimento molto dettagliato, perché è indispensabile averne.
Così come sarà bene avere calma, e in particolar modo, predisposizione al dialogo, e in quantità ancora maggiori all' ascolto, moderato, sereno, libero e stimolante, ovvero che permetta di leggere attraverso le righe, oppure lasciarsi trasportare. Ci sono forse rivoluzioni all' orizzonte,non credo, ci sono forse giochi troppo impegnativi a cui nessuno si sente in grado di partecipare,? ci credo ancora meno.
E adesso per chiudere ricordo ancora una volta che questa è stata Long Drink, Lounge Music, la trasmissione condotta da me, Michele Baldini e trasmessa su Novaradio, dedicata alla filosofia Lounge, di cui questa è un compendio, un piccolo vademecum settimanale per il relax. La terapia migliore per il senso dell' udito. La scaletta dei pezzi e la sceneggiatura sono puntualmente sul blog del mio myspace, www.myspace.com/michelebaldini, dove, chi vuole, può scrivermi. Un abbraccio composto, ma sentito a tutti, a domenica prossima.
Scaletta dei pezzi:
- Il Genio - Le Pathetique
- Doktor Zoil - Here' s Come the Doctor
- Armando Trovajoli - Sessomatto
- Sebastien Tellier - Lenny
- Franco Micalizzi - Children Hostages
- Rinocerose - Highway to Heaven
- James Brown - Superbad
- Piero Piccioni - Esculapio
- Femi Kuti - Sorry Sorry
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