giovedì 8 gennaio 2009

Long Drink Lounge Music - Bongos


Salve a tutti, io sono Michele Baldini e questa è Long Drink, Lounge Music. Ben ritrovati
Sono di nuovo qui anche questa volta per divulgare il verbo della filosofia lounge, prim' ancora della musica e, spero, che la mezz' ora che seguirà, sia di vostro più totale gradimento, anzi, che lasciate scorrere a basso volume tutto quanto dirò e i dischi che passeranno mentre sarete comodamente seduti a bere e parlare.

Mi scuso con un lungo e inavvisato periodo di mancanza, ma la colpa è da addebitare alle lunghe e corpulente ferie natalizie, che hanno sottratto tempo e risorse al sottoscritto e di conseguenza alla trasmissione

l bongo è uno strumento musicale, a percussione, di pelle di origine africana ad una sola membrana posta nella parte alta dello strumento, un risuonatore di legno a corpo doppio e con due suoni di diversa altezza: medio e acuto. Si suonano con una o più dita a seconda dell'intensità desiderata. È usato soprattutto nella musica latina, ma ha avuto numerossimi impieghi nel tempo in molte derivazioni della musica pop e rock.

Durante il periodo della tratta degli schiavi (dal sedicesimo al diciottesimo secolo) numerosi bongos furono importati in sud america dall' Africa. L' origine dell' uso percussivo dei bonghi puoi essere rintracciato nella musica Cubana, denominata poi Salsa e Changui.

Questi stili particolari si svilupparono prima nelle provincie orentali dell' isola, nel tardo diciannovesimo secolo. Inizialmente il bongo aveva un panno fatto di pelli di speciali animali che doveva essere riscaldato con del fuoco per accordarsi. dagli anni 40 vennero poi applicate delle fibre mettalliche e delle chiavi per facilitare l' accordatura. Alcuni dei primi performers possono essere i gruppi Sexteto Habanero,, Sexteto Bolonha e Septeto Nacional.

Si crede che i bonghi hanno cominciato ad evolversi a partire dall' uso che ne faceva il trio "Bonko", fedeli seguaci della religione caraibica di Abakua. Questi pioneristici strumenti a percussione, se suonati con un bastoncino di legno al centro del panno potevano emettere un suono molto simile a quello del bongo odierno.

Le due piccole percussioni che compongono le attuali parti del bongo sono tipicamente costruite in legno, metallo o materiali eterogenei, tenute insieme da una piccola asta di legno. Il panno può anche essere sintetico.

Altre percussioni simili al bongo fatte in ceramica e pelli di agnello sono provenienti dal Marocco, dove sono conosciuti come Tbila, cosi come in Egitto ed in altri stati del medio oriente. Posso altresì accompagnare numerosi brani di flamenco o altra musica tradizionale spagnola, probabilmente grazie alla perdurata presenza dei mori nel regno di spagna.

Il bongo produce un suono a frequenze alte, e dovrebbe essere suonato tenuto in mezzo alle ginocchia, con la percussione più grande sulla destra. E' tradizionalmente suonato colpendo il panno con le dita e i palmi, ma non sono mancati nel tempo esecutori che hanno usato per talune composizioni spazzole e bacchette. Il bongo può anche ottenere un suono più sordo piazzando parte della mano sulla cima del panno, colpendone nello stesso tempo il resto con le dita. Nella musica cubana i bonghi sono spesso suonati dallo stesso musicista insieme alla campana, cencerro in spagnolo, cowbell in inglese. Queste percussioni sono però piazzate su un apposito stand, come del resto in occasione di concerti orchestrali o di big band.

Il bongo ha raggiunto la sua massima popolarità però a partire dalla fine degli anni 50, quando la stereofonia a permesso di esaltarne i suoni e le timbriche. E' inoltre quasi sempre presente nelle colonne sonore dei film polizieschi degli anni 70, soprattutto durante le scene di inseguimenti.

E adesso per chiudere ricordo ancora una volta che questa è stata Long Drink, Lounge Music, la trasmissione condotta da me, Michele Baldini e trasmessa su Novaradio, dedicata alla filosofia Lounge, di cui questa è un compendio, un piccolo vademecum settimanale per il relax. La terapia migliore per il senso dell' udito. La scaletta dei pezzi e la sceneggiatura sono puntualmente sul blog del mio myspace, www.myspace.com/michelebaldini, dove, chi vuole, può scrivermi. Un abbraccio composto, ma sentito a tutti, a domenica prossima.

Scaletta dei pezzi:
Dick Hyman - Caravan
Elliott Fisher - Dr. No' s Fantasy
Jack Costanzo - Latin Fever
Jack Costanzo - The Inchworm
Joe Loco - Nightmare
Joe Loco - Moderna Muchacha
Latin Jazz Sextet - A Night in Tunisia
Laurindo Almeida - Club Caballeros
Leo Arnaud - Taboo
Les Baxter - Balinese Bongos
Martin Denny - On Green Dolphin Street Hernando' s Hideaway
Martin Denny - Young Savages

domenica 11 gennaio 2009 ore 20
Novaradio 101,5 fm www.novaradio.info

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