giovedì 29 gennaio 2009

Long Drink Lounge Music - Ford Capri, 01-02-09


Salve a tutti, io sono Michele Baldini e questa è Long Drink, Lounge Music. Ben ritrovati
Sono di nuovo qui anche questa volta per divulgare il verbo della filosofia lounge, prim' ancora della musica e, spero, che la mezz' ora che seguirà, sia di vostro più totale gradimento, anzi, che lasciate scorrere a basso volume tutto quanto dirò e i dischi che passeranno mentre sarete comodamente seduti a bere e parlare.

L'uscita sul mercato della Mustang in America fu accolta con enorme successo al punto da diventare insieme alla Chevrolet Corvette una delle vetture mitiche "made in USA". Per il vecchio continente la Ford cercò di bissare il successo d'oltreoceano con una macchina che fosse più adatta al mercato europeo. E' chiaro che a causa delle dimensioni e della grossa cilindrata le macchine americane non sono adatte al nostro mercato o, meglio, sarebbero automobili di nicchia.
La Ford invece voleva si un coupè, ma di vasta diffusione e quindi i canoni del progetto di base erano: abitabilità per più di due persone e prezzo accessibile ad una larga fetta di potenziali clienti. Non ultimo, un bagagliaio degno di questo nome (niente motore posteriore quindi).

Inghilterra e germania erano le sedi delle sue società europee della Ford, le quali producevano due linee distinte di vetture. La Ford Werke di colonia produceva quasi esclusivamente berline tradizionali, dei veri carri armati, denominati Taunus "M" series. La Ford inglese presentava vetture dalle linee più aggraziate come la famosissima (e competitiva) Anglia e la Cortina. I motori tedeschi erano dei pittoreschi V4, mentre in Inghilterra si evolse il motore Kent che poi equipaggiò anche la Escort ed in seguito divenne l'OHV della Fiesta. (Pensate che anche la Ka monta una evoluzione di quel motore!).
Ecco, il Capri fu una produzione comune alle due società. Per questo come base stilistica furono scelte la bellissima Taunus GT tedesca e la GBX inglese. Il nome invece fu ripreso dalla versione cabrio della stupenda Consul 315 che si chiamava appunto Capri.

La linea della Ford Capri era filante ed accattivante: frontale lungo e spiovente nella parte finale, vi era una modanatura laterale che partiva dal muso e continuava fino a rigirarsi attorno al passaruota posteriore. Inoltre le finte prese d'aria laterali erano l'unico punto di richiamo della Mustang americana.
Questo mix di design-prezzo portò al successo del Capri che rimase in produzione dal 1969 fino al 1985. Durante la sua lunga carriera la Ford Capri ha subito due restyling per un totale quindi di tre serie.

Il primo rinnovamento estetico importante del Capri risale al 1974. Secondo me con questo restyling perde molto del suo fascino perché diventa una berlina "quasi" normale. Spariscono le prese d'aria laterali e la fascia di cintura non si rigira più attorno al passaruota dietro, ma diventa una linea retta. Inoltre la coda non forma più le pinne laterali ma si presenta perfettamente piatta. Diciamo che forse rientra di più nei canoni delle vetture anni '70.

Il Capri III esce nel 1978. La Ford è riuscita a rendere molto più moderna una vecchia macchina con pochi accorgimenti: muso accattivante dotato di quattro fari rotondi e con le frecce inserite nel paraurti anteriore. Grandi pneumatici con cerchi in lega e spoiler posteriore. Oltre ad una meccanica sempre tradizionale ma rinnovata. Certo, una vettura che nella gamma Ford del tempo risultava ormai vecchia. Nel 1980 usciva infatti la Escort completamente nuova e nel 1982 la mitica Sierra (della quale sono ex guidatore) con la quale Ford rischia di vincere il premio auto dell'anno.

Tutti i Capri adottano lo schema classico con motore anteriore longitudinale e trazione posteriore . Come avrete intuito si trova a cavallo tra produzioni estremamente vecchie come la Taunus serie "M" e produzioni relativamente moderne come la Sierra. Perciò la meccanica viene aggiornata con gli anni. Il Capri I utilizza infatti motori esclusivamente a V di 1.3, 1.5, 1.7 litri (V4), 2.0 e 2.3 V6. Si va dai 65 ai 126 Cv (SAE).
Il Capri II ed il Capri III utilizzano già i motori OHC della Ford tedesca 1300 e 1600 cc. 4 cilindri ed i 6 cilindri a V di 2000 e 3000 centimetri cubici. Punta di diamante della serie III è il 2800 cc V6 da 170 cavalli, lo stesso motore della Sierra Xr4i.

In tv La Ford Capri è stata protagonista di una serie di telefilm dal titolo "I Professionals", alcuni anni fa in onda su La7 (quando ancora si chiamava TMC), dove i nostri eroi rincorrono i "cattivi" di turno con questa bellissima coupè. Mitiche le loro frenate con spiattellamento dei pneumatici ed i loro testacoda che fanno rimpiangere i tempi in cui l'ABS e l'ESP delle nostre macchine moderne non c'era ancora.*

Fu tra le prime ad adottare soluzioni aerodinamiche, diciamo applicate con una certa artigianalita' dato che ufficialmente e' la Sierra quella che si vanta di aver introdotto l'utilizzo della galleria del vento da parte di Ford. Si puo' dire fosse una coupe' adatta anche ad una giovane famiglia , ma una coupe' vera ed i vari esempi di elaborazioni derivati da questa macchina sono numerosissimi, così come gli appassionati ed i club che ancora oggi vi sono dedicati.

E adesso per chiudere ricordo ancora una volta che questa è stata Long Drink, Lounge Music, la trasmissione condotta da me, Michele Baldini e trasmessa su Novaradio, dedicata alla filosofia Lounge, di cui questa è un compendio, un piccolo vademecum settimanale per il relax. La terapia migliore per il senso dell' udito. La scaletta dei pezzi e la sceneggiatura sono puntualmente sul blog del mio myspace, www.myspace.com/michelebaldini, dove, chi vuole, può scrivermi. Un abbraccio composto, ma sentito a tutti, a domenica prossima.


* Demis Bonara
( PAGINE 70)
cyberdemis@libero.it

Sito web: http://digilander.libero.it/demisland

scaletta dei pezzi:
Gallara - Il gande colpo dei 7 uomini d' oro
Ray Daytona & The Googoo Bombos - Gran prix
Gallara - Pilar
Sebastien Tellier - Broadway
Ray Daytona & The Googoo Bombos - Rail-vette
Nicola Conte - Fuoco fatuo
Davendra Banhart - Shabop Shalom
Ray Daytona & The Googoo Bombos - Motodrome
Armando Trovajoli - Un amore difficile
Piero Umiliani - La legge dei gangsters

domenica 1 febbraio 2009
ore 20
Novaradio 101,5 fm www.novaradio.info

martedì 27 gennaio 2009

Controcinema - Mercoledi 28 gennaio 2009

Continua il ciclo speciale dedicato a Ivo Gazzarrini, lo sceneggiatore horror ponteaegolese, iniziato mercoledi scorso con Bad Brains.
Questa settimana il secondo film (ancora inedito in Italia) firmato sempre dalla regia di Ivan Zuccon.

Nympha
Usa/Ita - 2007
di Ivan Zuccon
dur.: 92 min.

Una ragazza inglese di nome Sarah arriva in Italia per prendere i voti e far parte delle monache di clausura appartenenti al cosiddetto "Nuovo Ordine". Sarah, però, scopre ben presto che le regole da rispettare sono così rigide da rappresentare delle vere e proprie torture, sia fisiche che psicologiche. La via da percorrere per entrare a far parte di questo "Nuovo Ordine" consiste in 4 dolorose tappe : "ascoltare" il Signore, "vedere" il Signore, "toccare" il Signore e "parlare" con il Signore. Durante tutto il tempo in cui viene sottoposta a queste dure prove, costretta dalle altre adepte e dalla Madre Superiora, Sarah inizia ad avere visioni di una ragazza di nome Ninfa, con la quale instaura un legame mentale e sporituale molto forte. La vita di Ninfa, sin dalla sua nascita, è stata segnata dall'estremo fanatismo religioso del nonno Geremia, convinto di avere un contatto diretto con il Signore. In quelle stesse mura, Ninfa, in passato, era stata costretta a subire le medesime atrocità, non solo a livello fisico, a cui ora è sottoposta Sarah. All'interno del Monastero, infatti, le monache sono le dirette seguaci e abbracciano lo stesso fanatismo di Geremia, convinte anche loro di seguire il volere di Dio...

Mercoledi 28 gennaio 2009
ore 22, c/o Centro Giovani Vocintransito, via Primo Maggio, 62 - Ponte a Egola (PI) ingresso libero

giovedì 22 gennaio 2009

Cosa è stato amori cani































Ecco qua un po' di foto della splendida serata di sabato 17 gennaio al csa Intifada di Ponte a Elsa, in occasione del concerto di beneficenza in favore del canile Arca.
Le foto sono della splendida e bravissima Giulia Naldini:

Long Drink Lounge Music - Cha Cha Cha, 25 - 01-09


Salve a tutti, io sono Michele Baldini e questa è Long Drink, Lounge Music. Ben ritrovati
Sono di nuovo qui anche questa volta per divulgare il verbo della filosofia lounge, prim' ancora della musica e, spero, che la mezz' ora che seguirà, sia di vostro più totale gradimento, anzi, che lasciate scorrere a basso volume tutto quanto dirò e i dischi che passeranno mentre sarete comodamente seduti a bere e parlare.

il cha cha cha a una tipica danza di origini cubane. E' unanimente riconosciuto che il creatore di questo famoso ballo sia il compositore e violinista cubano Enrique Jorrin. Esistono 4 differenti ipotesi sul significato letterale dell'espressione "Cha Cha Cha" che in origine si chiamava solo cha cha:
* Attributo onomatopeico strettamente legato al ritmo della danza, scandito dal tempo delle percussioni.
* Riproduzione del suono prodotto dalle scarpe durante la danza, in particolar modo nel triplo passo.
* "Cha cha" è il nome di un sonaglio cubano, propriamente adoperato durante la danza.
* Riproduzione del suono emesso dallo sbattere dei piedi sulla battigia.

Questo tipo di ballo è in realtà una forma riadattata del Danzon, la danza nazionale di Cuba, quella dei classici, per intenderci come La Habanera.
Il Danzon è infatti un movimento di quattro passi, in tempo pari, il cha cha cha invece ne ha solo tre, sincopandone il ritmo. e partendo il conteggio dei passi dal secondo

L' insegnante di ballo Pierre Zurcher Margolie, denominato Monsieur Pierre, spesso esibitosi in coppia con Doris Lavelle, visitò Cuba, partendo da Londra, nel 1952 per fotografare la situazione attuale dei balli nell' isola caraibica. in cerca di qualcosa da riportare in europa.

Notò così la vairante del tipico ballo a quattro tempi denominato appunto danzon, eseguita dallo stesso jorrin e cominciò a ballarlo partendo con il conteggio dal secondo passo e non dal primo, avvertendone quindi una piccola variazione. Esportò presto il ballo nel Regno Unito, che diventò subito popolarissimo.

Ci sono tre diverse accezioni del Cha cha cha, quello tipico cubano e il cosiddetto Ballroom Cha cha cha a seconda dell' ordine con il quale la parola Cha cha cha viene citata nei movimenti. Il primo infatti si conta cha cha cha tre quattro, il secondo uno due cha cha cha.

Il cha cha cha da ballo è inoltre più veloce, ha suoni più familiari all' occidente e si presta a contaminazioni con il pop e a volte con il rock, il latin cha cha cha è invece più lento e sensuale, affidato all' esecuzione di strumenti locali.

Il "Cha Cha Cha" è una danza relativamente semplice da apprendere, ma i passi di base sono leggermente più complicati di quelli di altre danze.
passi base sul due tre cha cha cha
* tempo 2: il ballerino con il suo piede sinistro trasferisce il peso del corpo in avanti, tenendo il piede destro fermo (la ballerina trasferisce il peso in dietro) .
* tempo 3: il ballerino trasferiasce il peso del corpo verso il dietro tenendo fermi entrambi i piedi (la ballerina trasferisce il peso in avanti).
* tempo 4 e 1 (o cha cha cha) il ballerino esegue uno chassé verso la propria sinistra (la ballerina fa lo chassé verso la propria destra).
Si ricomincia invertendo il ruolo tra la ballerina e il ballerino.

E adesso per chiudere ricordo ancora una volta che questa è stata Long Drink, Lounge Music, la trasmissione condotta da me, Michele Baldini e trasmessa su Novaradio, dedicata alla filosofia Lounge, di cui questa è un compendio, un piccolo vademecum settimanale per il relax. La terapia migliore per il senso dell' udito. La scaletta dei pezzi e la sceneggiatura sono puntualmente sul blog del mio myspace, www.myspace.com/michelebaldini, dove, chi vuole, può scrivermi. Un abbraccio composto, ma sentito a tutti, a domenica prossima.

Scaletta dei Pezzi:

Les Baxter - Whatever Lola Wants
Martin Denny - The Carioca
Perez Prado - Zelda' s Theme
Ray Anthony Orchestra - Rock
Rinky Dink & The Crystal Sets - Choo Choo Cha Cha
Rolley Polley - Blue Rhumba
Stars, Laurindo Almeida - Bossa Nova All
Tito Rodriguez - The Magnificent Seven
Walter Wanderley - A Nega Se Vingou
Yma Sumac - Gopher Mambo

Domenica 25 gennaio 2009
su Novaradio
101,5 Fm (zona Firenze)
streaming su www.novaradio.info
alle ore 20

sabato 17 gennaio 2009

Le tre giornate di Stibbio e la lotta per l' indipendenza del Rock 'n' Roll


L' Associazione Cate e il Circolo Arci G. Monti di Stibbio, un piccolo borgo nel comune di San Miniato, in provincia di Pisa, hanno pensato di promuovere un po' di scena alternativa contemporanea, attraverso l' organizzazione di tre serate di buona e onesta musica dal vivo. Nella selezione hanno prediletto quei talenti che per forza di cose, nel tempo, hanno consolidato dei buoni rapporti con le persone che organizzano (e garantiscono in prima persona l' esito positivo).

I gruppi (3 a sera) che prenderanno parte all' iniziativa sono tutti passati da festival o concorsi se non direttamente della zona del cuoio (Cuoio e Nuvole, Indie Time, Fuochi sulla Collina, Marea), almeno dell' area fiorentina (Rock Contest).

Si è voluto inoltre seguire un filone tematico per tutte e tre le serate, che aiutasse in un certo senso un po' di capacità di ascolto.

Il nostro obiettivo, forse velleitario, ma certo sincero, è quello di dare nuova forza alle serate di musica dal vivo.

Ogni serata prevederà un ingresso di 3 euro e su questo gradiremmo fare una precisazione: il prezzo d' entrata è il compenso dei gruppi. la cifra è minima, ma serve più che altro per dar valore agli artisti stessi, ovvero, ne vale la pena. Tanto più che discoteche commerciali o tecno costano minimo 15 euro, ma la crisi c' è per tutti, noi facciamo uno sforzo con piacere, è possibile, si può fare.

Ogni serata sarà inoltre preceduta da una ricchissima cena su prenotazione (anch' essa tematica) cucinata dai sapienti maestri dispensieri del circolo. C' è solo da scrivere a davidspalletti@katamail.com oppure chiamare il 3484408140.

per tutto il resto oltre al myspace dei gruppi c' è il sito http://www.cateinc.tk

e voi tutti divulgate la buona novella: I TEMPI STANNO CAMBIANDO!

Manifesto:

Figli, la Gran Madre vi chiama. Questo è il momento. Tempi difficili, tempi di lotta. E' giunta l' ora di battersi per la nostra indipendenza, l' indipendenza del rock 'n' roll. Noi siam l' arma, noi siam la cura. Questo è il momento.

Atto I - addì 31 di gennaio del 2009
Esuli in Patria.
Cantan la rabbia, la gioia e l' orgoglio, in una lingua straniera, straniera in terra amica, amici in terra straniera, or si riscuoteranno e si faran valere, come i padri d' una nuova nazione. Son gli Zio Vania, sangue germanico nelle vene, sangue blu, sangue reale, han vinto con l' impegno e col talento Cuoio e Nuvole 2008, suonan con grazia e con armonia, son loro il fior delle terre del cuoio. Poi son i Ka Mate Ka Ora, anche lor parteciparon con merito all' ultimo concorso organizzato in queste terre, il Cuoio e Nuvole 2008, fan del suon potente il lor cavallo di battaglia, cavalcan l' onde del vigore, anche lor scelsero l' anglése. Vengon da Montale, nella provincia pistoiese. E infin i Davoli, semifinalisti del prestigioso Rock Contest 2008, l' imperial concorso degli emergenti toscani, vengon dalla zoofila Pistoia, di cui portan gonfaloni e maestranze, ricordando quelli che ivi furon gli anni ottanta e quel che darà il nuovo. Forza e avanti, verso la gloria.

Atto II - addì 6 di febbraio 2009
Fanti o Furfanti
San suonare o san truffare? san muoversi e parlare, cantan l' impegno nazionale, o rinnegano la patria natale? Fu il punk, ad oggi garage, pop o qualsivoglia, quattro quarti secchi e veloci, e tanta rabbia da sfogare. Han dato loro dei ribelli, dei bruti senza maniera, eppur sempre, nell' animo nobili son rimasti, puri e genuini come agnelli. La chitarra grida, scaccia, brucia, la batteria spinge e sfonda, son le truppe scelte d' assalto, di tutto il rock' n' roll. Diamo merito a questi baldi giovani senza timor. Son i Rum & Pear bramosi e accesi figli della rocca di federico, e i Simone Shule, senza artiglieria ma con gli artigli lunghi e affilati, vengon da un paese che è tutto un programma, Limite. Finalisti al concorso Indie Time 2008, ospiti a Cuoio e Nuvole han solcato il palco del prestigioso Marea Festival, e poi i White Pagoda, da Arezzo, che di violenza fecer virtù. Rendon biondo chi è moro, rendon bianco chi è nero e son bandiere della lotta. fecer per diletto il Rock Contest 2008, furon subito eliminati, ma lor non si scoraggiaron perché san che far punk è strada in salita. Diamo merito a questi baldi giovani senza timor.

Atto III - addì 14 di febbraio 2009
Amori Disperati
L' amor che move il sole e le altre stelle li tiene in vita, contro tutto e tutti, son le coppie del domani. Si lancian liberi in giri di chitarre e non temon nulla in quanto a vocali, sfidan la vergogna e la natura, che li vorrebbe stretti attorno al focolare. Nel giorno di Santo Valentino non festeggian con dolcezze al ristorante, ma si batton sur un palco con lo stesso gran cuore che li unisce. Son Mr Furto & Lady Paccottilla, che da Parma scavalcan l' appennino e la squisitezza dei loro modi ben si abbina alla potenza del loro spettacolo, forse rimembreranno in chi li ascolterà sentori d' oltreoceano, ma son, per sé e per gli altri, italiani e finalisti del Rock Contest 2008. Poi il giullare e la signora, cantando la sventura con l' allegria, le brutture con la bellezza, offendendo le risa con capriole e salti, son Gioacchino Turù e Vanessa Vermouth, già furono in Santo Miniato Alto Desco, per l' ultimo Fuochi sulla Collina. All' ultimo due cuori, spirti di lotta senza quartiere, son due ma fan per cento, si parla dei Piet Mondrian orgogliosi del loro esser valdarnesi, che umilmente conducon verso il termine dell' opera, e speran sia servita a scaldare nei cuori assonnati il sentimento dell' amor patrio.

E siccome la modernità ce lo impone, con sentita preghiera di visita e diffusione:

www.myspace.com/ziovania
www.myspace.com/kamatekaoraband






giovedì 15 gennaio 2009

Long Drink Lounge Music - Nocturno Cinema, 18 - 01-09


Salve a tutti, io sono Michele Baldini e questa è Long Drink, Lounge Music. Ben ritrovati
Sono di nuovo qui anche questa volta per divulgare il verbo della filosofia lounge, prim' ancora della musica e, spero, che la mezz' ora che seguirà, sia di vostro più totale gradimento, anzi, che lasciate scorrere a basso volume tutto quanto dirò e i dischi che passeranno mentre sarete comodamente seduti a bere e parlare.

La rivista Nocturno Cinema nasce nel 1994 da un’idea di Manlio Gomarasca e Davide Pulici che fondano e realizzano artigianalmente (in fotocopia) il primo numero di quella che all’epoca non era altro che una fanzine. Il primo numero, realizzato in una tiratura limitata di appena cento copie, è datato ottobre/novembre di quell’anno. L’intento dei due giovani autori era quello di creare uno spazio assolutamente nuovo ed originale dove potessero essere approfonditi gli itinerari, allora inesplorati, del cinema italiano di genere. Gli argomenti trattati erano dei più disparati e andavano dall’horror, al poliziesco e persino all’hard (nella rubrica "Spazio X").

Attraverso le pagine di Nocturno Cinema hanno avuto modo di essere (ri)scoperti o (ri)valutati per la prima volta autori oggi di culto come Fernando di Leo, Ruggero Deodato, Lucio Fulci, Aristide Massaccesi e personaggi meno noti come Rino Di Silvestro, Mario Gariazzo, Massimo Foschi, Claudio Fragasso, Al Cliver, Bruno Mattei e tanti altri. Nelle storiche rubriche "Noi siamo le colonne" e "Controluce" hanno avuto modo di dire la loro testimoni fino ad allora muti di tanto cinema italiano, come i caratteristi, i produttori, i fotografi di scena, gli stuntman e i direttori della fotografia. Tanti tasselli di un patrimonio cinematografico importante e dimenticato.

Il progetto Nocturno comincia ad assumere dimensioni più professionali nell’ottobre del 1995 quando durante il 62° Mifed (la Fiera Mercato Cinematografico che ogni anno si svolge a Milano), il direttore dell’Italiana Comunicazione, Giorgio Pulini, manifesta l’intenzione di voler tentare la carta dell’editoria e si interessa alla rivista. A fine anno nasce l’Associazione Culturale Nocturno Cinema, composta in prima formazione da Manlio Gomarasca, Davide Pulici, Daniele Aramu, Andrea Giorgi, Barbara Fabbrin e Fabrizio Li Perni e mentre esce un quarto numero di transizione (dicembre 2004), questa volta in stampa tipografica, Nocturno Cinema viene registrato al Tribunale di Milano, passando "legalmente" dallo status di fanzine a quello di rivista. Nel dicembre del 1999 a Bologna si è tenuto inoltre il primo Nocturno Film Festival con ospiti d’eccezione quali Valerio Evangelisti, Umberto Lenzi e Zora Kerowa.

Nel 2000 Nocturno Cinema fa il suo debutto in edicola con scadenza mensile. Dopo aver realizzato una decina di collane di film in VHS per la casa editrice Shendene & Moizzi, recuperando dall’oblio un centinaio di pellicole di cinema di genere italiano (dai classici di Mario Bava ai decamerotici di Laurenti & Co.), Manlio Gomarasca e Daniele Aramu, titolari della neonata Nocturno Edizioni S.r.l., stringono un accordo distributivo con l’editore Giorgio Bernardini De Pace e dal numero 14 Nocturno cambia pelle e tenta la carta della grande distribuzione. Per arrivare a coprire un buco editoriale nel settore delle riviste di cinema, Nocturno decide di ampliare il suo raggio d’azione e di spostare l’attenzione dal genere esclusivamente italiano a quello internazionale, continuando a sondare, con la competenza che gli è propria, nuovi territori e nuovi autori poco considerati dalla critica "ufficiale" senza però rinunciare a trattare quegli argomenti di cinema di genere italiano che l’hanno resa famosa.

Non solo, dal numero 14 Nocturno introduce una nuova formula vincente e sdoppierà la sua anima in due: una parte dedicata all’attualità cinematografica, alla televisione e ai DVD e una monografica dedicata di volta in volta a un tema diverso (un genere, un autore...). Nascono così i famosi Nocturno Book (ora Nocturno Dossier), delle vere e proprie novità editoriali a metà strada tra un libro e una rivista, che cercano di far luce su quel lato oscuro del cinema che nessuno ha mai avuto la forza (o il coraggio?) di svelare.

Dal primo numero dedicato al fenomeno della Blaxploitation fino a oggi, i Nocturno Book/Dossier si sono occupati di Maladolescenza, del giallo all’italiana, dei Mondo Movie, dell’Erossvastica, del fenomeno dei Cinecomix, del Rape & Ravange, del cinema di Stephen King, dei film fantasy, degli Slasher Movies, dell’erotismo francese e di tanti altri e variegati argomenti, dedicando in epoca più recente delle monografie a Fernando di Leo, Lucio Fulci e Dario Argento. Nel 2002 nasce la Cinema Bis Communication S.r.l., che oltre a continuare la pubblicazione della rivista Nocturno Cinema (che per l’occasione ha goduto di un nuovo restyling grafico e ha riazzerato la numerazione) si occupa anche di servizi editoriali di vario tipo legati al mondo del cinema e della produzione di contenuti speciali per DVD.

Proprio nel mercato home video, Nocturno si ritaglia uno spazio importante realizzando video documentari per le maggior case di distribuzione italiane, quali Medusa Film, Rarovideo, Dolmen, Gargoyle, Noshame, AlanYoung, DvdStorm. Il documentario Fernando di Leo: la morale del genere, realizzato da Manlio Gomarasca, viene presentato alla 61° Mostra del cinema di Venezia all’interno della retrospettiva "Italian King of the Bis" di Marco Giusti e Luca Rea. Sempre in quella edizione, dove Manlio Gomarasca ha fattivamente collaborato alla retrospettiva a fianco di personaggi quali Quentin Tarantino e Joe Dante, Nocturno ha festeggiato i suoi primi dieci anni presentando con Barbara Bouchet l’evento dedicato a Fernando di Leo.

Nel 2005, sempre a Venezia, Nocturno ha organizzato l’omaggio al produttore Fulvio Lucisano mostrando la copia restaurata di Terrore nello spazio di Mario Bava alla presenza del romanziere Renato Pestriniero. Tra le altre manifestazioni con cui Nocturno ha cominciato a collaborare all’inizio degli anni Duemila ci sono anche il Ravenna Nightmare Film Fest (per il quale si occupa della selezione ufficiale), Il Science Plus Fiction di Trieste (dove organizza gli eventi "Nocturno") e il festival svizzero di Neuchatel.

Nel 2007 Manlio Gomarasca e Marco Giusti, durante la 64° Mostra del cinema di Venezia, hanno curato la retrospettiva Spaghetti Western, mentre altri eventi "Nocturno" sono stati presentati in precedenza durante la manifestazione. Nel frattempo Nocturno continua la sua primaria attività editoriale coinvolgendo nell’inedito ruolo di articolisti maestri del cinema di genere italiano come Lamberto Bava, Tinto Brass, Ruggero Deodato, Valerio Evangelisti, Corrado Farina, Aldo Lado, Umberto Lenzi, Dardano Sacchetti.

E adesso per chiudere ricordo ancora una volta che questa è stata Long Drink, Lounge Music, la trasmissione condotta da me, Michele Baldini e trasmessa su Novaradio, dedicata alla filosofia Lounge, di cui questa è un compendio, un piccolo vademecum settimanale per il relax. La terapia migliore per il senso dell' udito. La scaletta dei pezzi e la sceneggiatura sono puntualmente sul blog del mio myspace, www.myspace.com/michelebaldini, dove, chi vuole, può scrivermi. Un abbraccio composto, ma sentito a tutti, a domenica prossima.

Scaletta dei pezzi:
Piero Piccioni - Una Vita Violenta
Piero Umiliani - La Ragazza Dalla Pelle di Luna
Stelvio Cipriani - Nevada
Franco Micalizzi - Stridulum Theme
Riz Ortolani - Cannibal Holocaust
Esquivel - Nightingale
Messer Chups - Popcorno
Armando Trovajoli - Amore Impossibile (da Paolo il Caldo)
Guido & Maurizio De Angelis - Blue Song
Franco Micalizzi - Folk and Violence
Jean Jeacques Perrey - The Rose and The Cross

domenica 18 gennaio 2009
20.00 - 20.30
Novaradio 101,5 fm www.novaradio.info

lunedì 12 gennaio 2009

Bar Radicchio #15, 13-01-09 Prima puntata del 2009


Dopo una lunga e tormentata pausa natalizia torna con il nuovo anno l'immancabile appuntamento dell martedi sera con Bar Radicchio, suite di notizie battute e altre dervie dell' entertainment. tornano più giulivi che mai i conduttori Maurizio e Michele. In questa puntanta un lungo excursus sul nuovo anno, i nuovi proposisti e un po' di ricordi dell' anno passato.

Come al solito martedi 13 gennaio alle ore 22 in diretta su http://www.radioradicchio.it o in replica il mercoledi alle 16.

Per chi vuole intervenire c' è msn:
redazione@radioradicchio.it
o skype:
radio.radicchio

Controcinema - Mercoledi 14 gennaio 2009

Arriva all' ultimo capitolo il ciclo a cura di Marco Guerriero dal titolo "Sesso, Droga & Psicanalisi".

Film di questa settimana:



Traffic
di Steven Soderbergh
USA - 2000
dur.: 147 min.

Come di consueto l' appuntamento è al Centro Giovani Vocintransito di Ponte a Egola (PI) in via Primo Maggio, 62 alle 22. Ingresso Gratuito.

Piet Mondrian @ Circolo Gada 16-01-09


Riprende il 2009 il tour di "Ci diamo allo sperimentale?", con un appuntamento acustico nella splendida cornice intima del Circolo Gada, in pieno centro storico fiorentino, via de' Macci, 11, venerdi 16 gennaio a partire dalle ore 22 e 30. L' ingresso è gratuito, riservato ai soci del circolo.

www.myspace.com/circologada
www.myspace.com/pietmondrianband
www.cateinc.tk

venerdì 9 gennaio 2009

IL NO2LO







E' con estremo piacere che la Cateinc Media Produzioni annuncia la sua ultima fatica cinematografica: IL NO2LO

presto su tutti i client

sopra alcuni "shot"

AMORI CANI: Concerto in Favore del Canile Arca


Sabato 17 gennaio 2009 a partire dalle ore 22 e 30, al C.S.A Intifada di Ponte a Elsa (FI)
i Piet Mondrian, Wassilij Kropotkin e Atterraggio Alieno, si esibiranno dal vivo.
L' ingresso è di 4 euro e l' incasso sarà interamente devoluto in beneficenza al Canile Arca di Marcignana, presso Empoli (FI)

Portavoce a quattrozampe dei 200 cani ospitati dall'Arca.
Cosa è l'Arca?
L'ARCA e un'associazione di volontari che si occupa di noi cani abbandonati.
I nostri amici umani operano senza scopo di lucro per il riconoscimento e la difesa dei diritti degli animali, contro il randagismo e l'abbandono di noi fedeli amici dell'uomo
.Gestisce un rifugio per cani abbandonati, ubicato ad Empoli (FI) Loc. Marcignana e si occupa del mantenimento degli animali ospitati, giunti loro malgrado al canile o raccolti a seguito di segnalazioni di abbandono.
Nel non troppo lontano 1977 un piccolo gruppo di persone decise di dare un rifugio ad alcuni miei predecessori senzatetto.
Un anno dopo stipularono lo statuto e nel '79 venne istituito dai soci fondatori un rifugio vero e proprio a Marcignana, località alle porte di Empoli, su un terreno donato da un nostro associato.
I 60 cani furono ospitati nei recinti fatti dalle braccia di quei soci e da quei recinti, siamo da poco stati trasferiti nel nuovo canile comunale.
Come arriviamo all' ARCA...
Alcuni di noi vengono direttamente abbandonati al canile durante la notte, i cuccioli nelle scatole e noi grandi legati a catena.
Altri invece vengono salvati dalla strada, alcuni investiti, altri maltrattati, oppure interventi richiesti dai cittadini e dalle Forze dell'ordine.
Quest'associazione SI BASA SOLTANTO SULLE QUOTE ASSOCIATIVE che sono di 13 euro per i soci ordinari, 16 euro per i soci sostenitori, 8 euro per i soci under 14.
Inoltre esiste un c/c postale n° 15683501 per le offerte

É trascorso molto tempo da quando uno stabile abbandonato a se stesso nella frazione empolese di Ponte a Elsa, che ospitava in passato una scuola elementare, è stato occupato da un collettivo di compagne/i e restituito alla città.
Sono ormai venti gli anni di vita del Centro Sociale Intifada, anni in cui ha portato avanti lotte molto importanti per il territorio come quelle contro l'eroina, per la difesa della salubrità dell'ambiente (contro la discarica di Casa Carraia e contro l'elettrosmog, solo per citarne alcune) e per la salvaguardia dei diritti, sia inerenti al lavoro che ai cosiddetti diritti civili.
Dal 1988 ad oggi il Centro Sociale ha sempre vissuto in e nel movimento, recependone le istanze e le mutazioni, facendosi contaminare e contaminando, provando sempre, col metodo più orizzontale che conosciamo, quello assembleare, a costruire progettualità con le diverse individualità che lo animavano e che lo animano tuttora.

I Piet Mondrian nascono nel settembre 2006. Michele e Caterina, uniti anche da una storia sentimentale decidono di mettere a frutto il loro connubio anche sul piano artistico. Il loro progetto si basa prevalentemente sull' unire un certo stile alla cronica scarsità di mezzi a disposizione. Il loro ispiratore è perlappunto il grande pittore astratto omonimo, che ebbe modo di rivoluzionare ad inizio xx secolo i concetti di spazio, forma, bellezza, riprendento il semplice accostamento di linee rette e colori primari.
Da allora la loro ricerca si è mossa in questa direzione, con strofe elementari ma incisive, e testi in italiano (scritti da Michele) che parlano di cose semplici, della vita di tutti i giorni. I due uniscono alla passione per la musica anche quella per il video e la grafica, curando interamente la realizzazione del loro primo demo, omonimo anch' esso del 2007, con l' ausilio della loro associazione, La Comunità degli Artisti Talvolta Emarginati.
I Piet Mondrian hanno esordito nel concorso Rockcontest 2006, organizzato da Controradio, piazzandosi in semifinale. Un loro brano, Vecchia Scuola, è contenuto nella compilation. Hanno poi preso parte alle eliminatorie del concorso per partecipare ad Italia Wave 2007. Si sono autorprodotti interamente anche il loro primo EP ufficiale "Ci diamo allo sperimentale?" uscito a settembre 2008. Che ha riscosso ha una buona notorietà

Wassilij Kropotkin nasce nell’estate 2007 in una Firenze grigia ed opprimente; in mezzo alle fotocopie della tesi di laurea registra “Casotto!!!”. Il risultato è un cantautorato che contamina riferimenti al progressive italiano dei primi anni Settanta (Alan Sorrenti e Juri Camisasca su tutti) e tocchi psichedelici il più delle volte gratuiti. Wassilij Kropotkin è in realtà Francesco D’Elia; ha 26 anni, suona il violino (gli affibbiano un diploma al conservatorio “L. Cherubini” di Firenze nel marzo 2004) e studia composizione sotto la guida di Damiano D’Ambrosio (sempre al conservatorio “L. Cherubini”), fa parte dell'Orchestra dei Filarmonici di Firenze e nel maggio 2006 avvia insieme a Simone Vassallo (batterista di Tribuna Ludu) il gruppo garage Melarsoprol. Viene selezionato per il RockContest 2007 ma le linee ferroviarie del New Jersey si ribellano e lo dirottano in mezzo al nulla; riappare misteriosamente dieci giorni dopo, accusa un vuoto di memoria e viene ricondotto a viva forza a Firenze. Ha appena finito di registrare "Il tempo dei lupi", il secondo album, ma forse anche il primo perché è stato confezionato un po' più a modo del precedente. E comunque il RockContest ha deciso di dargli un'altra possibilità. Inoltre, da un po' di tempo, ha avviato felici collaborazioni con Samuel Katarro, Piet Mondrian, Legru, Lux Departure.
Atterraggio Alieno nasce gia' alieno nel 1981. Trascorre un' infanzia ed un' adolescenza aliena e poi scopre la musica, una delle poche cose interessanti che ha trovato su questo pianeta. Dopo una lunga parentesi con il suo primo gruppo, i Moist Vagina, si aliena ulteriormente e crea il progetto solista "Atterraggio Alieno". Con una musica fra lo Slow-core dei Low e la perenne incazzatura degli Afterhours cerca di spiegare alla gente quanto schifo possa fare, quanto sia difficile adeguare il proprio stomaco alieno alla vita perfetta che gli abitanti della Terra pensano di poter fornire, come modello, a tutti, alieni compresi.

Shangri-La nasce dopo l'incontro fortuito dei partecipanti. Si considera originale, a suo modo originale.L'idea è di riportare un po di irrazionalità nelle serate fiorentine, visto che ci siamo rotti il cazzo. Cerchiamo Grupie. Selezioni il Martedì mattina presso S.E.R.T. di Montespertoli. Sotto uffici U.S.L. Richiesto amore e passione per gli animali.

Per maggiori informazioni consultare i siti:
www.catenc.tk
www.myspace.com/pietmondrianband
www.myspace.com/wassilijkropotkin
www.myspace.com/atterraggioalieno
www.myspace.com/weareshangrila
www.arcaempoli.it
http://isole.ecn.org/intifada/

Per diffondere l' iniziativa:





giovedì 8 gennaio 2009

Long Drink Lounge Music - Bongos


Salve a tutti, io sono Michele Baldini e questa è Long Drink, Lounge Music. Ben ritrovati
Sono di nuovo qui anche questa volta per divulgare il verbo della filosofia lounge, prim' ancora della musica e, spero, che la mezz' ora che seguirà, sia di vostro più totale gradimento, anzi, che lasciate scorrere a basso volume tutto quanto dirò e i dischi che passeranno mentre sarete comodamente seduti a bere e parlare.

Mi scuso con un lungo e inavvisato periodo di mancanza, ma la colpa è da addebitare alle lunghe e corpulente ferie natalizie, che hanno sottratto tempo e risorse al sottoscritto e di conseguenza alla trasmissione

l bongo è uno strumento musicale, a percussione, di pelle di origine africana ad una sola membrana posta nella parte alta dello strumento, un risuonatore di legno a corpo doppio e con due suoni di diversa altezza: medio e acuto. Si suonano con una o più dita a seconda dell'intensità desiderata. È usato soprattutto nella musica latina, ma ha avuto numerossimi impieghi nel tempo in molte derivazioni della musica pop e rock.

Durante il periodo della tratta degli schiavi (dal sedicesimo al diciottesimo secolo) numerosi bongos furono importati in sud america dall' Africa. L' origine dell' uso percussivo dei bonghi puoi essere rintracciato nella musica Cubana, denominata poi Salsa e Changui.

Questi stili particolari si svilupparono prima nelle provincie orentali dell' isola, nel tardo diciannovesimo secolo. Inizialmente il bongo aveva un panno fatto di pelli di speciali animali che doveva essere riscaldato con del fuoco per accordarsi. dagli anni 40 vennero poi applicate delle fibre mettalliche e delle chiavi per facilitare l' accordatura. Alcuni dei primi performers possono essere i gruppi Sexteto Habanero,, Sexteto Bolonha e Septeto Nacional.

Si crede che i bonghi hanno cominciato ad evolversi a partire dall' uso che ne faceva il trio "Bonko", fedeli seguaci della religione caraibica di Abakua. Questi pioneristici strumenti a percussione, se suonati con un bastoncino di legno al centro del panno potevano emettere un suono molto simile a quello del bongo odierno.

Le due piccole percussioni che compongono le attuali parti del bongo sono tipicamente costruite in legno, metallo o materiali eterogenei, tenute insieme da una piccola asta di legno. Il panno può anche essere sintetico.

Altre percussioni simili al bongo fatte in ceramica e pelli di agnello sono provenienti dal Marocco, dove sono conosciuti come Tbila, cosi come in Egitto ed in altri stati del medio oriente. Posso altresì accompagnare numerosi brani di flamenco o altra musica tradizionale spagnola, probabilmente grazie alla perdurata presenza dei mori nel regno di spagna.

Il bongo produce un suono a frequenze alte, e dovrebbe essere suonato tenuto in mezzo alle ginocchia, con la percussione più grande sulla destra. E' tradizionalmente suonato colpendo il panno con le dita e i palmi, ma non sono mancati nel tempo esecutori che hanno usato per talune composizioni spazzole e bacchette. Il bongo può anche ottenere un suono più sordo piazzando parte della mano sulla cima del panno, colpendone nello stesso tempo il resto con le dita. Nella musica cubana i bonghi sono spesso suonati dallo stesso musicista insieme alla campana, cencerro in spagnolo, cowbell in inglese. Queste percussioni sono però piazzate su un apposito stand, come del resto in occasione di concerti orchestrali o di big band.

Il bongo ha raggiunto la sua massima popolarità però a partire dalla fine degli anni 50, quando la stereofonia a permesso di esaltarne i suoni e le timbriche. E' inoltre quasi sempre presente nelle colonne sonore dei film polizieschi degli anni 70, soprattutto durante le scene di inseguimenti.

E adesso per chiudere ricordo ancora una volta che questa è stata Long Drink, Lounge Music, la trasmissione condotta da me, Michele Baldini e trasmessa su Novaradio, dedicata alla filosofia Lounge, di cui questa è un compendio, un piccolo vademecum settimanale per il relax. La terapia migliore per il senso dell' udito. La scaletta dei pezzi e la sceneggiatura sono puntualmente sul blog del mio myspace, www.myspace.com/michelebaldini, dove, chi vuole, può scrivermi. Un abbraccio composto, ma sentito a tutti, a domenica prossima.

Scaletta dei pezzi:
Dick Hyman - Caravan
Elliott Fisher - Dr. No' s Fantasy
Jack Costanzo - Latin Fever
Jack Costanzo - The Inchworm
Joe Loco - Nightmare
Joe Loco - Moderna Muchacha
Latin Jazz Sextet - A Night in Tunisia
Laurindo Almeida - Club Caballeros
Leo Arnaud - Taboo
Les Baxter - Balinese Bongos
Martin Denny - On Green Dolphin Street Hernando' s Hideaway
Martin Denny - Young Savages

domenica 11 gennaio 2009 ore 20
Novaradio 101,5 fm www.novaradio.info